Oggi è il mio compleanno. In questo giorno che segna per me il passaggio del tempo, celebro la vita parlando del mio nome aggiuntivo, che integra la mia precedente identità. I nomi sono una parte essenziale di noi, della nostra cultura e della nostra storia personale, possono influenzare la nostra percezione di noi stessi e del nostro posto nel mondo.
Quando ho scoperto che mi chiamavo Paola perché significa “piccola” (poiché ero piccola quando sono nata) sono rimasta un po’ delusa, e non solo perché sono nata di 4 chili (il che, per una neonata, non è poco) ma perché sentivo che questo nome richiedeva una postura che non avrei sempre sentito mia.
Dalla nascita, il nome diventa parte integrante di ciò che siamo, ma man mano che diventiamo adulti, cambiamo. C'è stato un periodo della mia vita in cui non mi riconoscevo affatto in quelle 5 lettere che mi erano state assegnate. Allo stesso tempo, era il mio nome, quello con cui mi chiamavano le persone che mi volevano bene, quindi non volevo abbandonarlo del tutto.
Così ho fatto qualche ricerca, ho aperto il grande libro dei nomi e l'ho studiato. Ho scoperto che esiste un nome femminile abbastanza raro, ma piuttosto musicale: Dinali. Il suono mi è piaciuto da subito, e quando ho scoperto che significa “grande”, ho pensato che potesse bilanciare molto bene il nome Paola. Così ho deciso di iniziare una nuova vita, quella di Paola Dinali.
Come Paola Ghinelli, ho vissuto già una vita ricca, di cui potete trovare qualche traccia qui. Come Paola Dinali Ghinelli, il libro è ancora tutto da scrivere...

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