È una mostra in si può toccare la maggior parte di ciò che si vede, in cui lo spettatore non è più tale perché interagisce con alcune opere e, in alcuni casi, le modifica. Il corpo è visto nella sua intimità (soprattutto nella prima parte, dedicata al corpo anatomico) ma anche nella sua unicità e individualità. Anche il visitatore è invitato a muoversi, a lasciarsi toccare dagli altri, ed è qui che il corpo viene presentato nella sua accezione sociale.
La mostra è un vero e proprio invito ad accorparsi, ed è significativo che il luogo che la ospita sia un luogo di cultura militante e di educazione informale nel cuore del Marais.

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