Vivo nel quattordicesimo arrondissement di Parigi, al quale sono particolarmente legata per una serie di motivi. Conosciuto per i suoi quartieri vivaci e diversificati come Montparnasse, Alésia e Plaisance, questo arrondissement è oggi un vero crocevia di arte, urbanistica moderna e tradizioni parigine. Ma per comprenderne l’anima bisogna guardare alla sua storia, fatta di trasformazioni sociali, culturali e urbane.
Prima di essere integrato a Parigi nel 1860, durante l'ampliamento della capitale deciso da Napoleone III, il territorio del XIV arrondissement era costituito prevalentemente da piccoli villaggi agricoli. Oggi se ne trovano facilmente tracce, perché passeggiando in questa zona, spesso si vedono strade di ciottoli fiancheggiate da piante (e talvolta anche da qualche animale da fattoria) che fanno capolino dall'interno di insospettabili edifici dall'aspetto perfettamente urbano. Frazioni come Petit-Montrouge, Plaisance e Montsouris, tutte circondate da terreni agricoli, hanno svolto un ruolo importante nella costruzione di Parigi, in particolare grazie allo sfruttamento delle cave di calcare che sono state utilizzate per costruire numerosi monumenti parigini. Successivamente queste cave hanno ospitato le catacombe, che oggi costituiscono un'importante attrazione turistica. Con l'annessione di questi comuni nel 1860 si formò l'attuale 14° arrondissement, caratterizzato da una rapida urbanizzazione e da una riorganizzazione del territorio. Da allora in poi quella che un tempo era una zona rurale e periferica divenne parte integrante della città, dotandosi progressivamente delle sue moderne infrastrutture.
Anche la costruzione della stazione Montparnasse negli anni Quaranta dell'Ottocento e della tour Montparnasse negli anni Sessanta e Settanta del novecento hanno contribuito al cambiamento del carattere dell'arrondissement. Sebbene la torre abbia suscitato controversie estetiche, rimane un simbolo dell'architettura moderna a Parigi. Il quartiere di Montparnasse ha svolto un ruolo centrale per gli artisti all'inizio del XX secolo, poiché ha attirato numerose figure artistiche e intellettuali da tutto il mondo. Negli anni '20 e '30, artisti come Pablo Picasso, Amedeo Modigliani e Jean Cocteau vivevano lì e frequentavano caffè come La Rotonde, Le Dôme e La Coupole. Questi divennero luoghi d'incontro leggendari, dove pittori, poeti e scrittori si riunivano per discutere, creare e ispirarsi a vicenda. Il quartiere Montparnasse fu soprannominato all'epoca la “Nuova Atene”, ha visto la nascita del movimento surrealista e ha ospitato il debutto di molte stelle dell'arte e della letteratura del XX secolo. Ancora oggi si avverte l'eco di questo periodo prospero in rue de la Gaité con i suoi teatri sempre pieni. Più a sud, sempre nel 14°, vicino al Parc Montsouris, si trova anche un quartiere degli artisti, riconoscibile per le grandi vetrate che caratterizzano gli appartamenti-atelier. Nella stessa zona si trova anche il laboratorio-museo Chana Orloff visitabile su prenotazione.
Oggi, il 14° arrondissement continua ad evolversi. I suoi quartieri, ciascuno con la propria identità, uniscono modernità e tradizione. Il parco Montsouris offre un'oasi di pace agli abitanti, mentre le vivaci strade del quartiere Alésia attirano gli amanti dello shopping. Gli spazi verdi, le scuole e i centri culturali ne fanno un luogo popolare in cui vivere per famiglie e studenti. La rete degli hypervoisins, una rete Facebook e Whatsapp che riunisce gli abitanti del 14° arrondissement, testimonia il clima di solidarietà che si respira nel quartiere. Il 14° arrondissement resta anche un luogo di memoria, dove la storia si mescola alla vita quotidiana. Gli antichi atelier degli artisti di Montparnasse convivono con edifici moderni, mentre i caffè storici continuano ad accogliere scrittori e sognatori.
Che si tratti di passeggiare per le strade di Plaisance, visitare le Catacombe o godersi la vista panoramica dalla torre di Montparnasse, questo quartiere offre un ricco panorama della storia e della diversità parigina.
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