Oggi parleremo di un romanzo ambientato in parte a Parigi: Atti osceni in luogo privato di Marco Missiroli. È un vecchio romanzo, ma d'altra parte questo blog esiste da appena un mese, perciò mi posso permettere di riscoprire qualche buona lettura.
Atti osceni in luogo privato è un romanzo di formazione, organizzato in sei parti che abbracciano le diverse età del protagonista e narratore, Libero Marsell. Come suggerisce il titolo, l'aspetto sessuale è molto importante nella formazione di Libero, che cresce e e matura insieme alle sue scoperte erotiche. Ma tra i personaggi attraverso i quali il sesso irrompe nella vita di Libero c'è anche una bibliotecaria, perciò anche i libri giocano un ruolo importante nella formazione del protagonista: "I libri spostavano la mia gravità, e attuavano una legge: avevano iniziato a mettermi al mondo" (2015, p.48) .
Così Parigi, dove il protagonista vive e si forma nella prima parte della sua vita e del romanzo, è una presenza molto letteraria, perché Libero lavora ai Deux Magots, incontra Jean-Paul Sartre, vede film, respira un'epoca che è anche un luogo. La vita, però, lo porterà alla grave decisione di andare a vivere a Milano: "I Deux Magots, Philippe, i turisti, il furore delle riunioni, il cinema Louxor, il Marais e la poltrona di papà, mamma ed Emmanuel, Marie e l'Hôtel de Lamoignon, la lingua francese, il Roland Garros, le cediglie. Mi mozzò il fiato. Mi sedetti e rimasi immobile, poi presi un foglio bianco e scrissi piccolo piccolo: Per insostenibilità. Era questo il motivo per cui avevo lasciato la Ville Lumière” (2015, p. 116). Queste epifanie sono frequenti nel romanzo ed esprimono bene il modo in cui Libero procede nella vita.
Anche a Milano Libero si confronta con i tormenti del desiderio e l'impatto di questo sulle sue relazioni sentimentali e familiari. Cerca di comprendere le sue pulsioni, attraversando esperienze a volte imbarazzanti, spesso intense, dove paura, piacere e senso di colpa si mescolano. I rapporti con i genitori costituiscono un elemento centrale del suo sviluppo personale e sessuale, riflettendo una complessa miscela di attaccamento e distanza.
Missiroli affronta direttamente temi come l'erotismo, il desiderio e le intime contraddizioni che ogni persona porta dentro di sé, offrendo una riflessione sul modo in cui la sessualità plasma la nostra vita e il nostro rapporto con gli altri. Perché non bisogna avere « paura di scegliere tra la vita e l'oscenità, senza sapere che sono la stessa cosa. L'osceno è il tumulto privato che ognuno ha, e che i liberi vivono. Si chiama esistere, e a volte diventa sentimento” (2015, pp. 156-157).
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