mercoledì 26 febbraio 2025

Olga de Amaral

Olga de Amaral è un'artista colombiana nata nel 1932 a Bogotà, nota per il suo ruolo pionieristico nell'arte tessile contemporanea. Dopo aver studiato architettura al Colegio Mayor de Cundinamarca, ha proseguito la sua formazione alla Cranbrook Academy of Art nel Michigan, dove è stata influenzata dai principi modernisti del Bauhaus. Il suo lavoro fonde queste influenze con le tradizioni artigianali colombiane e l'arte precolombiana, creando opere tridimensionali che trascendono i confini tra pittura, scultura e architettura.

A partire dagli anni '60, Olga de Amaral ha esplorato vari materiali, come il lino, il cotone, il crine di cavallo, il gesso, e incorpora spesso foglie d'oro e di palladio nelle sue creazioni. Le sue opere, spesso monumentali, sono il risultato di tecniche diverse, come la tessitura, l'annodatura e l'intreccio. Riflettono un profondo legame con i paesaggi colombiani, in particolare con gli altopiani andini e le vaste pianure tropicali, ispirando le forme e i colori delle sue opere.

Tra le sue serie emblematiche, "Estelas" e "Brumas" occupano un posto centrale. Le "Estelas", iniziate nel 1996, sono steli dorate composte da strutture intrecciate in cotone rigido, ricoperte di gesso, pittura acrilica e foglia d'oro. Questa tecnica trae ispirazione dal kintsugi giapponese, un metodo di riparazione con polvere d'oro scoperto dall'artista negli anni '70. Le "Brumas", iniziate nel 2013, sono tessiture aeree tridimensionali, che evocano le nebbie e le nuvole dei paesaggi andini, con fili di cotone dipinti a mano che rivelano semplici motivi geometrici.

Attualmente, la Fondation Cartier pour l'art contemporain di Parigi presenta una retrospettiva dedicata a Olga de Amaral, visibile fino al 16 marzo 2025. Questa mostra riunisce circa 80 opere realizzate tra gli anni '60 e oggi, molte delle quali non sono mai state esposte fuori dalla Colombia. La scenografia, progettata dall'architetto franco-libanese Lina Ghotmeh, offre un'immersione nell'universo minerale e luminoso dell'artista, evidenziando la ricchezza e la diversità della sua pratica artistica.

La mostra mi è piaciuta molto e la consiglio senz' altro a chi si trova a Parigi. In alternativa, per approfondire la conoscenza del lavoro di Olga de Amaral, è possibile consultare il suo sito ufficiale,  che presenta una selezione delle sue creazioni, pubblicazioni e notizie relative al suo percorso artistico.



venerdì 21 febbraio 2025

Addio Frankétienne

Oggi, 21 febbraio, avrei voluto scrivere un testo sulla Giornata internazionale della lingua madre, proclamata dall'UNESCO per la giornata odierna e osservata in tutto il mondo dal 2000. Ma è oggi che mi è giunta una triste notizia: quella della morte dello scrittore e artista haitiano Frankétienne, avvenuta ieri ad Haiti.

Ricordare Frankétienne in questo giorno di promozione della diversità linguistica e culturale e il multilinguismo sarebbe molto appropriato, se la ricorrenza non fosse così triste. Frankétienne ha contribuito notevolmente al riconoscimento del creolo come lingua letteraria, ma è stato un artista completo che, oltre alla letteratura, ha lasciato il segno anche nell'ambito dell'arte figurativa e della drammaturgia haitiani.

Lo spiralismo, movimento pluridisciplinare di cui è uno dei fondatori, si ispira al caos, alle spirali della natura e alla complessità del mondo. Frankétienne è un mostro sacro della letteratura e dell'arte, ma è con una poesia minore che desidero celebrare la sua memoria, una poesia piccola ma potente, intraducibile, di cui fornisco una traduzione di servizio da leggere solo in caso di emergenza. Il testo originale lo trovate nella versione francese di questo blog

Sei troppo triste
Amore mio
Non piegare le ginocchia
Erigi
Il serpente vertebrale
per la danza verticale
da sirena regina 
dell'aria

(Anthologie secrète, Mémoire d’encrier)

©Manuelcasanovafernandez



venerdì 14 febbraio 2025

L'océan de Léa


Ho una buona notizia per gli amanti delle installazioni luminose: la mostra L'océan de Léa è stata prorogata fino a fine marzo!

Si tratta di un'opera d'arte immersiva che riproduce il fondale marino ed è realizzata interamente in carta. Il gioco di luci inserito in alcune componenti dell'opera la rende particolarmente suggestiva.

L'opera è composta da una serie di sculture di carta, realizzate ciascuna con un singolo foglio, senza l'utilizzo di colla e annullando l'impatto ambientale, poiché l'artista utilizza carta industriale destinata al macero.

L'artista parigino Junior Fritz Jacquet è tornato alle origini allestendo questa mostra a Saint Ouen, nello stesso quartiere in cui è entrato in contatto per la prima volta con l'arte dell'origami.

Dal punto di vista urbanistico, è significativo l'allestimento della mostra nell'ex pista di pattinaggio sul ghiaccio, perché recupera un locale dismesso. La mostra è magica e adatta a tutte le età. Nella foto potete vedere l'effetto euforizzante su un'adulta!


Al termine del percorso espositivo troverete uno spazio origami aperto a tutti e i materiali e le istruzioni per partecipare ad un concorso per bambini volto a riprodurre i fondali marini e, chissà, a far emergere gli artisti di domani!

Tutte le informazioni pratiche qui.

mercoledì 12 febbraio 2025

Filo rosso

La mostra più emozionante che ho visto in questo periodo è The Soul Trembles di Chiharu Shiota. Le installazioni non sono la mia forma d'arte preferita, ma in questo caso mi sono lasciata avvolgere dagli spazi reinventati poeticamente da questa artista giapponese.

"Infilata" in un'opera di Shiota

Shiota utilizza materiali semplici per creare ambienti complessi, spesso ispirati alle sue esperienze personali. Temi come il sangue, il corpo, l'aborto, la morte, la memoria, l'identità,  evocano emozioni profonde e stimolano un dialogo esistenziale. Le citazioni scelte per accompagnare le opere le illuminano senza snaturarle. Le installazioni che risultano da questa sinergia sono immersive e poetiche. I fili di lana o di nylon ritornano spesso, e rappresentano le relazioni umane.

La mostra al Grand Palais ha affascinato molti visitatori, soprattutto grazie a qualche opera spettacolare, che trasforma lo spazio in un universo intimo e vasto al tempo stesso. I visitatori della mostra potranno immergersi in creazioni che giocano con la luce e lo spazio, rendendo ogni opera unica. L'arte di Shiota è un invito a esplorare a riflettere sui legami che ci uniscono.

Per maggiori informazioni, cliccate qui

sabato 8 febbraio 2025

Anno lunare


Un'immagine dalla tradizionale
parata del 13° del 2023
Parigi non è soltanto baguette, maglia marinière e torre Eiffel, anzi: è soprattutto una metropoli diversificata che ha saputo fare delle diversità la propria forza. E così, quando si verifica un evento importante per una o più delle comunità che popolano Parigi, la risposta culturale è massiccia e variegata.

Il 29 gennaio è iniziato il nuovo anno lunare, festeggiato intensamente da diverse comunità asiatiche. Anche qui a Parigi i festeggiamenti si prolungano e continuano fino a questo weekend. Personalmente, quest'anno ho scelto di festeggiare al municipio del 13° arrondissement (il cosiddetto "quartiere cinese"), che sabato scorso ha ospitato una kermesse dedicata a moda, danze, arti marziali e cibo tipicamente Han. È stato uno spettacolo più nazional-popolare che glamour, che mi ha permesso di cogliere aspetti della cultura cinese in modalità più difficilmente accessibili dall' Italia.

Sebbene diversi paesi asiatici festeggino il capodanno lunare, la Cina è il più rappresentato qui in Francia dove talvolta per designare questo periodo si usa anche l'espressione "capodanno cinese", tanto più imprecisa quanto nella stessa Cina questa festività è chiamata 春节, tradotto anche come festa di primavera.

Il capodanno lunare viene variamente festeggiato a Parigi con una serie di eventi tra cui una parata sugli Champs Elysées e un mercatino con spettacoli nel quartiere di Belleville, dove convivono diverse comunità asiatiche. Domani è prevista la tradizionale parata per le strade principali del 13° e che ho già avuto modo di apprezzare per la sua multiculturalità. Infatti, vengono rappresentate diverse tradizioni ma, dato che il 13° arrondissement è anche il quartiere di molti antillani, alla parata partecipano anche gruppi di tradizioni caraibiche che si richiamano al carnevale in un delirio festivo.

Se invece vogliamo limitarci alla sola Cina, vi auguro 新 年快乐!Buon anno del serpente di legno!